Viola Wal

Viola– Partiamo dall’inizio…Quando e come nasce il tuo amore per la batteria?

All’età di 10 anni quando sentivo mio padre creare arrangiamenti ritmici con le tastiere.

A 14 anni presi la mia 1° batteria..

– Come è proseguito poi il tuo percorso? Hai studiato o sei autodidatta?

Ho studiato per 4 anni con i maestri Lazzarini Manlio e Stefano Re, poi una serie di eventi mi hanno fatto ritrovare subito in situazioni live con band a pezzi inediti. Dal allora sono passati 23 anni.

– Parliamo ora delle tue esperienze artistiche, puoi raccontarci le tappe più importanti?

Quelle più significative sono state:

GESTIONE ZERO 

Miglior proposta Bergamasca nel 2003 come genere alternative Rock con l’album ZERO TONDO ,presentato sul palco emergenti Heineken Jammin Festival.

MANOVAL Orobick Rock

storica band rock demenziale Bergamasca ,dove nella sua immensa attività live ha percorso aperture con band del calibro ; SKIANTOS e Latte & i Suoi Derivati di Lillo & Greg.

QUARTOCAPITOLO alternative Rock con il cantautore Alia.

MY HOTEL TV (tribute band SKUNK ANANSIE) con il chitarrista professionista Eugenio Curti

DOUBLE SIGN (Tribute band Joe Bonamassa) qui il progetto si spiega da solo, bellissima esperienza..

IL VUOTO ELETTRICO Indie Rock. 1° disco “VIRALE”: in collaborazione con FABIO MAGISTRALI: (Afterhours, Ritmo Tribale, Cristina Donà, Il Santo Niente, Perturbazione), pubblicato dalle etichette DreaminGorilla Rec. / Banksville Rec / Macramè Trame Comunicative.

2° disco “TRAUM“:  in collaborazione CON XABIER IRIONDO (Afterhours, Todo Modo) per la Registrazione del Traum in uscita il 10/03/17 pubblicato per le etichette;  DreaminGorilla Rec, Dischi del Minollo, La Stalla Domestica.

 – Attualmente invece in quali progetti sei coinvolto?

Attualmente sono in attività con un nuovo progetto alternative rock .L’esordio avverrà  nei primi mesi del 2018. Anche per questo progetto sono previste interessanti collaborazioni per la costruzione di questa band chiamata: INCUBO STUPENDO.

– Passiamo al lato più legato allo strumento… Qual è il tuo ideale di strumento?

Sicuramente una DW Collector’s Series  con set di piatti  Sabian, Zildjian

– Per quanto riguarda il tuo setup attuale, cosa utilizzi? Batterie, piatti, hardware, pelli e bacchette

Sono molto soddisfatto di una made in Italy  “Tamburo” artigianale in Marsawa-Betulla.  Cassa  da 22″, Timpano da 14″, Tom da 10″,Rullante Mapex LIMITED EDITION 14″x5, del 95. Pelli idrauliche remo. Hardware Pearl , ZILDJIAN K Hi-hat 14″,Crash 15/16″,China Paiste 16″, Ride Crash 20″ Paiste/Sabian, 6/8″ SPLASH, Zildjian.Bass Drum Pedal Yamaha FP9500C, bacchette vic firth/Johnny Brook acero 5B.

– Tre momenti fondamentali per il musicista, prove, registrazione in studio e live..Come li affronti?

Sempre nella stessa maniera: concentrazione, passione e professionalità senza tralasciare l’ingrediente principale il divertimento..

– Se dovessi scegliere solo 3 batteristi che ami e che ti hanno influenzato, chi sceglieresti? Domanda volutamente difficile !

Sicuramente: Steve Gadd, Igor cavalera e rimanendo in casa il geniale Giorgio Prette.

– E invece 3 dischi?

Il 1° album dei R.A.T.M,  An American Prayer dei Doors, Roots dei Sepultura.

– In base alla tua esperienza, cosa consiglieresti a chi vuole iniziare a suonare la batteria?

Di iniziare ascoltandola in  qualche album e di approcciarsi con qualche amico che la suona, cosi da avere un contatto allo strumento senza “timori”. Poi, in base a quanto senti dentro, si capisce subito il tipo di percorso da fare.

– Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ogni volta che mi dico di fare una pausa  dalla musica, in realtà mi ritrovo a percorrere  progetti artistici sempre più coinvolgenti e di crescita. INCUBO STUPENDO ne è la conferma….

– Ultima domanda, come vedi il futuro della batteria nella musica di oggi?

Nonostante l’era tecnologica, se suoni con cuore restando tra pelli e bronzo la batteria resta sempre quell’elemento portante e trascinante di una band.

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